
La Senda Litoral è un sentiero ciclopedonale, in parte realizzato e in parte in progetto, che dovrebbe seguire il litorale della Costa del Sol, lungo tutta la provincia di Malaga. Sito web: La Senda Litoral.
Il sentiero è realizzato, a febbraio 2020, al 85% circa secondo il sito ufficiale ma si riferisce alla parte “pedonale”: per la bici è molto meno. Noi l’abbiamo percorso tutto, in parte a gennaio 2019 e in parte a febbraio 2020. Là dove il sentiero non c’è ancora, o non è ciclabile, abbiamo cercato dei percorsi di raccordo. Alcuni tratti del sentiero sono sempre percorribili in bici, altri sono vietati (pochi), e altri ancora sono permessi in alcune fasce orarie (costa di Mijas). Al momento il percorso totale della nostra traccia gpx, è di 168,7 chilometri che si ridurranno man mano che tratti nuovi di Senda eviteranno le deviazioni di raccordo. Nell’inverno 2022 e poi a gennaio 2023 abbiamo ripercorso alcune parti del tracciato .
Aggiornamenti 2022:
Il ponte ciclopedonale sul Rio Guadalhorce a Malaga è operativo;
Tra Rio Real e Marbella non ci sono più interruzioni;
Nuove passerelle e ponte sul Rio Guadalmansa e sul Rio del Castor: non ci sono più interruzioni tra Villacana e Estepona.
Aggiornamenti 2023:
Nel tratto Estepona-Duquesa due nuovi ponti sull’Arroyo Emmedio e sull’Arroyo Vaquero evitano di dover percorrere una complanare dell’autostrada A7.
Le tracce gpx e per Google earth sono scaricabili dalla prima pagina: Eurovelo 8.
Di seguito il primo tratto
da Nerja a Malaga
Partiamo dal Balcón de Europa a Nerja. Foto al mare verso ponente
e pedaliamo per un centinaio di metri nelle stradine affollate di turisti vaganti: chissà in estate che casino. Usciamo sull’asfalto e scendiamo sul lungomare a Plaza de los Congrejos. Dal Miradouro ancora una foto a ponente
e continuiamo sul lungomare che finisce sul ponte ciclopedonale.
Dopo il ponte inizia uno sterrato lungo il mare.
Andiamo oltre i massi blocca-auto della foto sotto
ma la strada termina. Quindi, ai massi, conviene girare a destra, entrare nel parcheggio e uscirne dall’altra parte sulla statale. Pedaliamo per oltre 6 chilometri sulla statale, con vista mare, fine a Torrox che ha un bel lungomare ma vietato alle bici. Solo dopo il gigantesco hotel Iberostar possiamo raggiungere il mare e pedalare in parallelo.
Dopo il lungomare un po’ di sterrato
e, dopo un piccola deviazione, un altro piccolo tratto di lungomare a El Morche. Si ritorna sulla strada ma conviene stare sul marciapiede azzurro.
Alla fine del marciapiede c’è un ponte che al momento non serve a niente ma che probabilmente diventerà un pezzo di Senda. Restiamo sulla banchina sinistra perché dopo circa 200 metri inizia una pista protetta.
Raggiungiamo Lagos che attraversiamo sul marciapiede sinistro e continuiamo sulla pista protetta fino alle prime case di Mezquitilla. Qui prendiamo la prima a sinistra per il lungomare.
Un ponte ciclopedonale
ci porta sul lungomare di Algarrobo.
Alla fine del lungomare imbocchiamo la strada che ci porta a Caleta de Vélez.
In prossimità del porto inizia la ciclabile (a sinistra nella foto sotto).
Alla fine della ciclabile c’è un lungomare proibito: invece di seguire la strada a destra, prendiamo a sinistra
e pedaliamo su una striscia di sabbia appositamente compattata.
Dopo circa 600 metri, attraversato il Rio Seco, di nome e di fatto, si può tornare sul lungomare con ciclabile
o anche continuare sulla sabbia compatta. Già da Algarrobo non stiamo più seguendo il tracciato della Senda che aveva deviato verso l’interno. Ora alla fine del lungomare, dobbiamo raggiungere il tracciato originale perché non è più possibile proseguire sul mare. Abbiamo provato varie alternative: quella scelta è quella con meno auto. Prendiamo la Senda in corrispondenza dello sterrato sotto.
Facciamo un po’ di sterrato
ma non essendo particolarmente interessante torniamo sulla statale leggermente in anticipo rispetto al tracciato della Senda. Fortunatamente la carreggiata della statale è larga e anche la banchina è sufficiente. Dopo un po’ la banchina lato mare diventa molto ampia
e proviamo a pedalarci sopra. Comunque il tratto è breve e bisogna tornare in carreggiata prima di intravedere un percorso protetto sul lato mare
che porta al marciapiede di Benajarafe.
Dopo il marciapiede di Benajarafe si torna sulla carreggiata destra fino a incontrare sul lato mare un percorso protetto. Questo sarebbe l’inizio della VIA VERDE DEL RINCON DE LA VICTORIA, cioè della parte recuperata a ciclopedonale dell’ex ferrovia da Velez-Malaga a Malaga ma è…vietato alle bici!!!
(Il sito web dell’ex ferrovie recuperate è: Vias Verdes.)
Ovviamente entriamo lo stesso e come noi la pensano anche i ciclisti spagnoli che hanno trasformato il divieto di accesso sul lato opposto in un bel disegno.
Qui non bisogna andare verso il ponte che si vede a destra
perché finisce con… una scala. Si prende invece a sinistra per lo sterrato, si supera il canale in secca risalendo dall’altro lato e si continua a pedalare lungo il mare.
Il sentiero inizia stretto, poi si allarga in uno sterrato.
Siamo a Torre de Benagalbón: da qui fino a Malaga pedaleremo sempre si percorsi protetti.
A Rincon de la Victoria, inizia una pedonale pavimentata vietati ai ciclisti che continuano a pedalare sullo sterrato parallelo: i cartelli indicano quando si può salire sulla pedonale (solo per mancanza di alternative).
Finora abbiamo pedalato più o meno sul sedime dell’ex ferrovia che collegava Velez-Malaga a Malaga. Alla fine di Rincon, si sale sulla pedonale e inizia un tratto non antropizzato molto bello: i tratti caratteristici dell’ex ferrovia si riconoscono per la presenza di 2 gallerie che ci permettono di superare la Punta del Cantal.
Sbuchiamo sulla spiaggia della Cala del Moral. Facciamo il ponte sul Rio Totalan e pedaliamo affianco alla statale.
In lontananza cominciamo a vedere una terza galleria.
La attraversiamo
e compare la bellissima Playa Peñon del Cuervo.
Torniamo indietro per la galleria e proviamo anche il sentiero alternativo che la scavalca per avere una visione dall’alto (foto scattate dal sentiero alto). Qui finisce il tratto di ex ferrovia non assorbito dall’urbanizzazione e la ciclabile affianca di nuovo la strada statale e, vicino al porto del Candado,
bisogna pedalare tra la recinzione e il guardrail. Subito dopo si scende giù playa del Palo.
Ora pedaliamo su un lungomare con abitazioni e ristoranti a destra
e il mare a sinistra
fino a un bel ponte ciclopedonale.
Ancora un po’ di lungomare
e rientriamo affianco alla statale, prima su marciapiede e poi su una ciclabile.
Alla fine della ciclabile, saliamo sul marciapiede del lungomare est di Malaga
fino al faro.
Ora entriamo nel porto di Malaga
e pedaliamo sulla banchina 1
fino a Plaza de la Marina. Ora bisogna scendere dal marciapiede e pedalare in mezzo al traffico per 700 metri fino al ponte sul Rio Guadalmedina. Qui saliamo sul marciapiede destro e attraversiamo sulle strisce verso il marciapiede sinistro. Rimaniamo su questo marciapiede fino a quando compare il segnale che ci obbliga a prendere la ciclabile che seguiamo fino al Parque del Huelin.