20 Gennaio 2020

Costa del Sol – La Senda Litoral: Nerja-Malaga-Marbella-Duquesa in bici







La Senda Litoral

La Senda Litoral è un sentiero ciclopedonale, in parte realizzato e in parte in progetto, che dovrebbe seguire il litorale della Costa del Sol, lungo tutta la provincia di Malaga. Sito web: La Senda Litoral.
Il sentiero è realizzato, a febbraio 2020, al 85% circa secondo il sito ufficiale ma si riferisce alla parte “pedonale”: per la bici è molto meno. Noi l’abbiamo percorso tutto, in parte a gennaio 2019 e in parte a febbraio 2020. Là dove il sentiero non c’è ancora, o non è ciclabile, abbiamo cercato dei percorsi di raccordo. Alcuni tratti del sentiero sono sempre percorribili in bici, altri sono vietati (pochi), e altri ancora sono permessi in alcune fasce orarie (costa di Mijas). Al momento il percorso totale della nostra traccia gpx, è di 168,7 chilometri che si ridurranno man mano che tratti nuovi di Senda eviteranno le deviazioni di raccordo. Nell’inverno 2022 e poi a gennaio 2023 abbiamo ripercorso alcune parti del tracciato .
Aggiornamenti 2022:
Il ponte ciclopedonale sul Rio Guadalhorce a Malaga è operativo;
Tra Rio Real e Marbella non ci sono più interruzioni;
Nuove passerelle e ponte sul Rio Guadalmansa e sul Rio del Castor: non ci sono più interruzioni tra Villacana e Estepona.
Aggiornamenti 2023:
Nel tratto Estepona-Duquesa due nuovi ponti sull’Arroyo Emmedio e sull’Arroyo Vaquero evitano di dover percorrere una complanare dell’autostrada A7.

Le tracce gpx e per Google earth sono scaricabili dalla prima pagina: Eurovelo 8.

Di seguito il primo tratto

da Nerja a Malaga

La Senda Litoral

Partiamo dal Balcón de Europa a Nerja. Foto al mare verso ponente

Nerja

e pedaliamo per un centinaio di metri nelle stradine affollate di turisti vaganti: chissà in estate che casino. Usciamo sull’asfalto e scendiamo sul lungomare a Plaza de los Congrejos. Dal Miradouro ancora una foto a ponente

Nerja

e continuiamo sul lungomare che finisce sul ponte ciclopedonale.

Nerja

Dopo il ponte inizia uno sterrato lungo il mare.

Nerja

Andiamo oltre i massi blocca-auto della foto sotto

Nerja

ma la strada termina. Quindi, ai massi, conviene girare a destra, entrare nel parcheggio e uscirne dall’altra parte sulla statale. Pedaliamo per oltre 6 chilometri sulla statale, con vista mare, fine a Torrox che ha un bel lungomare ma vietato alle bici. Solo dopo il gigantesco hotel Iberostar possiamo raggiungere il mare e pedalare in parallelo.

Torrox

Dopo il lungomare un po’ di sterrato

Torrox

e, dopo un piccola deviazione, un altro piccolo tratto di lungomare a El Morche. Si ritorna sulla strada ma conviene stare sul marciapiede azzurro.

Torrox

Alla fine del marciapiede c’è un ponte che al momento non serve a niente ma che probabilmente diventerà un pezzo di Senda. Restiamo sulla banchina sinistra perché dopo circa 200 metri inizia una pista protetta.

Torrox

Raggiungiamo Lagos che attraversiamo sul marciapiede sinistro e continuiamo sulla pista protetta fino alle prime case di Mezquitilla. Qui prendiamo la prima a sinistra per il lungomare.

Mezquitilla

Un ponte ciclopedonale

Mezquitilla

ci porta sul lungomare di Algarrobo.

Algarrobo

Alla fine del lungomare imbocchiamo la strada che ci porta a Caleta de Vélez.

Caleta de Vélez

In prossimità del porto inizia la ciclabile (a sinistra nella foto sotto).

Caleta de Vélez

Alla fine della ciclabile c’è un lungomare proibito: invece di seguire la strada a destra, prendiamo a sinistra

Caleta de Vélez

e pedaliamo su una striscia di sabbia appositamente compattata.

Caleta de Vélez

Dopo circa 600 metri, attraversato il Rio Seco, di nome e di fatto, si può tornare sul lungomare con ciclabile

Caleta de Vélez

o anche continuare sulla sabbia compatta. Già da Algarrobo non stiamo più seguendo il tracciato della Senda che aveva deviato verso l’interno. Ora alla fine del lungomare, dobbiamo raggiungere il tracciato originale perché non è più possibile proseguire sul mare. Abbiamo provato varie alternative: quella scelta è quella con meno auto. Prendiamo la Senda in corrispondenza dello sterrato sotto.

Caleta de Vélez

Facciamo un po’ di sterrato

Caleta de Vélez

ma non essendo particolarmente interessante torniamo sulla statale leggermente in anticipo rispetto al tracciato della Senda. Fortunatamente la carreggiata della statale è larga e anche la banchina è sufficiente. Dopo un po’ la banchina lato mare diventa molto ampia

Benajarafe

e proviamo a pedalarci sopra. Comunque il tratto è breve e bisogna tornare in carreggiata prima di intravedere un percorso protetto sul lato mare

Benajarafe

che porta al marciapiede di Benajarafe.

Benajarafe

Dopo il marciapiede di Benajarafe si torna sulla carreggiata destra fino a incontrare sul lato mare un percorso protetto. Questo sarebbe l’inizio della VIA VERDE DEL RINCON DE LA VICTORIA, cioè della parte recuperata a ciclopedonale dell’ex ferrovia da Velez-Malaga a Malaga ma è…vietato alle bici!!!
(Il sito web dell’ex ferrovie recuperate è: Vias Verdes.)

Benajarafe

Ovviamente entriamo lo stesso e come noi la pensano anche i ciclisti spagnoli che hanno trasformato il divieto di accesso sul lato opposto in un bel disegno.

Benajarafe

Qui non bisogna andare verso il ponte che si vede a destra

Benajarafe

perché finisce con… una scala. Si prende invece a sinistra per lo sterrato, si supera il canale in secca risalendo dall’altro lato e si continua a pedalare lungo il mare.

Torre de Benagalbón

Il sentiero inizia stretto, poi si allarga in uno sterrato.

Torre de Benagalbón

Siamo a Torre de Benagalbón: da qui fino a Malaga pedaleremo sempre si percorsi protetti.

Torre de Benagalbón

A Rincon de la Victoria, inizia una pedonale pavimentata vietati ai ciclisti che continuano a pedalare sullo sterrato parallelo: i cartelli indicano quando si può salire sulla pedonale (solo per mancanza di alternative).

Torre de Benagalbón

Finora abbiamo pedalato più o meno sul sedime dell’ex ferrovia che collegava Velez-Malaga a Malaga. Alla fine di Rincon, si sale sulla pedonale e inizia un tratto non antropizzato molto bello: i tratti caratteristici dell’ex ferrovia si riconoscono per la presenza di 2 gallerie che ci permettono di superare la Punta del Cantal.

Rincon de la Vitoria

Rincon de la Vitoria

Sbuchiamo sulla spiaggia della Cala del Moral. Facciamo il ponte sul Rio Totalan e pedaliamo affianco alla statale.

Cala del Moral

In lontananza cominciamo a vedere una terza galleria.

Cala del Moral

La attraversiamo

Playa Peñon del Cuervo

e compare la bellissima Playa Peñon del Cuervo.

Playa Peñon del Cuervo

Playa Peñon del Cuervo

Torniamo indietro per la galleria e proviamo anche il sentiero alternativo che la scavalca per avere una visione dall’alto (foto scattate dal sentiero alto). Qui finisce il tratto di ex ferrovia non assorbito dall’urbanizzazione e la ciclabile affianca di nuovo la strada statale e, vicino al porto del Candado,

Porto del Candado

bisogna pedalare tra la recinzione e il guardrail. Subito dopo si scende giù playa del Palo.

Playa del Palo

Ora pedaliamo su un lungomare con abitazioni e ristoranti a destra

Playa del Palo

e il mare a sinistra

Playa del Palo

fino a un bel ponte ciclopedonale.

Playa del Palo

Ancora un po’ di lungomare

Playa del Palo

e rientriamo affianco alla statale, prima su marciapiede e poi su una ciclabile.

Playa del Palo

Alla fine della ciclabile, saliamo sul marciapiede del lungomare est di Malaga

Malaga

Malaga

fino al faro.

Malaga

Ora entriamo nel porto di Malaga

Malaga

e pedaliamo sulla banchina 1

Malaga

Malaga

fino a Plaza de la Marina. Ora bisogna scendere dal marciapiede e pedalare in mezzo al traffico per 700 metri fino al ponte sul Rio Guadalmedina. Qui saliamo sul marciapiede destro e attraversiamo sulle strisce verso il marciapiede sinistro. Rimaniamo su questo marciapiede fino a quando compare il segnale che ci obbliga a prendere la ciclabile che seguiamo fino al Parque del Huelin.

Malaga

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