3 Maggio 2023

Costa del mar Ionio in bici: 5) Golfo di Taranto







</p> <h1>Golfo di Taranto in bici</h1> <p>
Percorso fatto nel 2023. Le tracce gpx e per Google earth sono scaricabili dalla prima pagina: Costa del mar Ionio in bici.

Golfo di Taranto

Partiamo dal Tempio di Hera a Metaponto,

Metaponto

superiamo il fiume Bradano e siamo in Puglia. Allo svincolo passiamo sulla complanare lato mare e dopo 2 chilometri prendiamo lo svincolo a destra per raggiungere il mare a Ginosa Marina (si può fare anche il lungoargine del Bradano ma ci sono un po’ di cani e uno sterrato malmesso). Arrivati nell’abitato facciamo il sottopasso ferroviario e andiamo a vedere se si può pedalare nella pineta. Troviamo un passaggio vietato ai veicoli a motore

Golfo di Taranto-Marina di Ginosa

e ci inoltriamo. Sulla sinistra compare un sentiero interessante

Golfo di Taranto-Marina di Ginosa

ma prima andiamo fino al mare.

Golfo di Taranto-Marina di Ginosa

Torniamo indietro e prendiamo il sentiero nella pineta che ora è alla nostra destra.

Golfo di Taranto-Marina di Ginosa

Pedaliamo per 400 metri e poi prendiamo la penultima uscita per tornare nelle strade veicolari. Andiamo a destra e pedaliamo su una ciclabile disegnata.

Golfo di Taranto-Marina di Ginosa

Proseguiamo lungo la ferrovia e attraversiamo il passaggio a livello appena lo scorgiamo a sinistra (andando diritto la strada finisce). All’altezza della stazione si va a sinistra e poi la prima a destra che termina con il cancello di ingresso della “Pineta Regina”.

Golfo di Taranto-Marina di Ginosa

Ci inoltriamo perché la nostra mappa dice che c’è una uscita dal lato opposto. Il fondo della pista all’inizio è in cemento

Golfo di Taranto-Marina di Ginosa

poi diventa “misto sabbia” ma si riesce a pedalare.

Golfo di Taranto-Marina di Ginosa

All’incrocio sotto andiamo a sinistra

Golfo di Taranto-Marina di Ginosa

e arriviamo al cancello di uscita dopo 1,7 chilometri dall’ingresso.

Golfo di Taranto-Marina di Ginosa

Il cancello però è chiuso perché dall’altra parte c’è una lottizzazione privata. Proviamo ad andare a destra e, dopo 200 metri, troviamo la soluzione all’italiana: la recinzione della ferrovia è stata tagliata e quindi si possono attraversare i binari.

Golfo di Taranto-Marina di Ginosa

Subito dopo a sinistra il lunghissimo lungomare di Castellaneta Marina, Riva dei Tessali.

Golfo di Taranto Castellaneta marina

Sulla nostra destra abbiamo sempre la duna e la pineta e per fotografare il mare saliamo sul primo cavalcavia.

Golfo di Taranto Castellaneta marina

Golfo di Taranto Castellaneta marina

Torniamo giù e proseguiamo verso l’abitato dove troviamo una ciclabile su marciapiede.

Golfo di Taranto Castellaneta marina

Golfo di Taranto Castellaneta marina

Dopo un paio di chilometri scendiamo in strada e arriviamo al parcheggio sotto.

Golfo di Taranto Castellaneta marina

In fondo al parcheggio troviamo dei lavori in corso che sembrano preparare un nuovo sentiero nella pineta. Quando abbiamo rifatto il percorso nel settembre 2023, i lavori erano ultimati e si poteva entrare nel sentiero

Golfo di Taranto Castellaneta marina

che permette di continuare nella pineta.

Golfo di Taranto Castellaneta marina

Alla fine del nuovo sentiero

Golfo di Taranto Castellaneta marina

si continua su una vecchia strada a lato della ferrovia con il bosco e la duna sulla nostra destra.

Golfo di Taranto Castellaneta marina

Dopo 1,5 chilometri, in corrispondenza di un passaggio a livello, la strada si interrompe:

Golfo di Taranto Castellaneta marina

a destra un passaggio pedonale per il mare

Golfo di Taranto Castellaneta marina

e a sinistra il passaggio a livello che ci permette di continuare la pedalata.

Golfo di Taranto Castellaneta marina

Dopo la stazione si continua a sinistra

Golfo di Taranto Castellaneta marina

e si termina sull’asfalto.

Golfo di Taranto Castellaneta marina

Si continua tra bosco e duna

Golfo di Taranto Castellaneta marina

fino a una prima rotonda dove si continua diritto verso un incrocio: qui bisogna andare sotto la superstrada

Golfo di Taranto Castellaneta marina

e prendere la complanare lato monte unico modo per superare il fiume Lato.

Golfo di Taranto Castellaneta marina

Proseguiamo sulla complanare fino all’indicazione Pino di Lenne che seguiamo per arrivare alla pineta lungomare.

Golfo di Taranto Pino di Lenne

Dopo circa un chilometro troviamo a sinistra l’ingresso della “Riserva biogenetica della pineta Stornara sezione Marziotta”

Golfo di Taranto Pino di Lenne

ma prima di prendere il sentiero decidiamo di dare un’occhiata al mare che raggiungiamo allo sbocco di un corso d’acqua.

Golfo di Taranto Pino di Lenne

Torniamo indietro sotto il viadotto ferroviario

Golfo di Taranto Pino di Lenne

e dopo circa un chilometro prendiamo il sentiero nella Riserva, ora alla nostra destra.

Golfo di Taranto Riserva di Stornara

Il sentiero è lungo circa 4 chilometri nella magnifica pineta

Golfo di Taranto Riserva di Stornara

Golfo di Taranto Riserva di Stornara

con gigantesche dune a destra.

Golfo di Taranto Riserva di Stornara

Usciamo dalla pineta a Chiatona

Golfo di Taranto Riserva di Stornara

andando a destra verso la stazione

Golfo di Taranto

e quindi a sinistra per il sottopasso

Golfo di Taranto

che ci porta sulla spiaggia di Chiatona.

Golfo di Taranto

Andiamo a sinistra sul lungomare e poco prima del lido “Il finanziere” dobbiamo rientrare a sinistra.

Golfo di Taranto

Attraversiamo il passaggio a livello seguendo il senso unico e quando la strada si biforca andiamo a destra. Quindi a sinistra quando incontriamo la strada senza uscita.

Golfo di Taranto

La strada prosegue costeggiando il bosco Marinella

Golfo di Taranto

e nel punto sotto, dopo il cartello di precedenza, troviamo a destra un sentiero che si inoltra nel bosco.

Golfo di Taranto

Si può proseguire anche diritto facendo poi la complanare della statale 106 ma il bosco è più bello anche se presenta qualche breve tratto insabbiato.

Golfo di Taranto

Nella seconda parte il sentiero corre al margine del bosco

Golfo di Taranto

fino all’ingresso ufficiale interdetto a tutti trattandosi di una riserva integrale. Qui andiamo a sinistra e poi a destra sulla complanare

Golfo di Taranto

perché è l’unico modo di superare il fiume Patermisco che qui è minuscolo ma ha un letto molto ampio in riva al mare.

Golfo di Taranto

Facciamo 1,2 chilometri sulla complanare e, dopo essere passati sotto un sovrappasso stradale, prendiamo a destra seguendo le indicazioni”Lido azzurro” (strada centrale sotto).

Golfo di Taranto

Costeggiamo la duna

Golfo di Taranto

e dopo aver attraversato un passaggio a livello, arriviamo al mare.

Golfo di Taranto

Breve tratto molto bello lungo la duna

Golfo di Taranto

e alle prime case di Lido Azzurro bisogna andare a sinistra nel sottopasso ferroviario ma prima andiamo a dare un’occhiata al mare:

Golfo di Taranto

a destra la spiaggia è molto bella

Golfo di Taranto

mentre a sinistra abbiamo già il porto industriale di Taranto.

Golfo di Taranto

Dopo le foto al mare, torniamo indietro, passiamo sotto la ferrovia e andiamo a raggiungere la complanare per poter oltrepassare il fiume Tara.

Golfo di Taranto

Ormai siamo prossimi alla zona industriale di Taranto e, per ritardare al massimo l’ingresso sulla statale 106 molto trafficata e veloce, pedaliamo sulle strade al servizio del porto.

Golfo di Taranto

Ma alla fine dobbiamo salire sulla 106: per fortuna la banchina è larga. Facciamo 3 chilometri sulla statale fino a quando il nastro trasportatore dell’ex Ilva

Golfo di Taranto

annuncia l’ingresso in Taranto che fotografiamo dalla sopraelevata sul porto.

Taranto

Sotto, il ponte in pietra che da accesso a nord-ovest all’isola dove sorge Taranto vecchia.

Taranto

L’isola di Taranto vecchia ha una forma allungata con a sud il Mar Grande, a nord il Mar Piccolo e al centro l’antica strada principale. Poiché sono tutte e tre brevi e belle pedalate abbiamo deciso di farle tutte (qui le info su Taranto di Wikipédia). Cominciamo costeggiando il Mar Grande andando a destra dopo il ponte di pietra.

Taranto

Arriviamo fino al castello aragonese

Taranto

e, invece di proseguire diritto sul ponte girevole, andiamo a sinistra verso il Mar Piccolo.

Taranto

Pedaliamo sulla banchina del porto pescherecci

Taranto

tornando indietro verso il ponte di pietra. Forse qualcosa si sta muovendo per il restauro della città che è piena di gru al lavoro.

Taranto

Quando vediamo il ponte giriamo a sinistra per entrare nella città vecchia.

Taranto

Passiamo davanti alla chiesa di San Domenico Maggiore

Taranto

e proseguiamo tra i palazzi.

Taranto

Superiamo il Duomo nella cui piazza fervono lavori di restauro

Taranto

e continuiamo lungo via Duomo.

Taranto

Taranto

Sbuchiamo in piazza Castello

Taranto

e andiamo diritto sul ponte girevole. Alla fine del ponte subito a destra inizia la ciclabile (sotto, il ponte girevole e il castello aragonese).

Taranto

Taranto

Con la ciclabile

Taranto

passiamo davanti al Palazzo del Governo in puro stile littorio

Taranto

e dalla rotonda prospiciente fotografiamo la costa

Taranto

e le navi alla fonda.

Taranto

Continuiamo verso la periferia con la ciclabile

Taranto

che diventa ciclopedonale affianco al muro di cinta di un’area della Marina militare.

Taranto

Pedaliamo sulla ciclopedonale per circa 4 chilometri prima di scendere in strada e raggiungere la frazione di San Vito di Taranto con una bella spiaggia e vista sulla città.

Taranto

Un chilometro di lungomare poi un po’ di strade interne e di nuovo il mare

Taranto

poco prima del faro.

Taranto

Ora non ci sono più strade lungo la costa e dobbiamo fare un giro interno di 3 chilometri tra le case prima di tornare sul mare in località Lido Bruno.

Taranto

Facciamo un paio di chilometri con vista mare (nella prima foto si vedono anche le montagne innevate della Sila al di là del golfo)

Taranto

Taranto

e poi una decina di metri sullo sterrato per prendere l’asfalto dietro l’angolo della recinzione.

Taranto

Breve giro interno, poi un ultimo sguardo al mare

Taranto

e andiamo a prendere la litoranea che però all’inizio si trova lontano dalla costa e quindi dobbiamo sorbirci 7 chilometri noiosi e trafficati. Finalmente il mare a Leporano.

Leporano

Continuiamo sulla litoranea verso Marina di Pulsano dove troviamo la prima di innumerevoli belle spiagge del Salento.

Pulsano

Cliccare qui per la costa ionica del Salento.