10 Febbraio 2024

Andalusia in bici, Costa de la Luz: 4) Parque Nacional de Doñana in bici







</p> <h1>Parque Nacional de Doñana in bici</h1> <p>
Percorso di 169,3 chilometri fatto a febbraio 2024. La nostra pedalata sulla Costa de la Luz è iniziata a Tarifa: cliccare qui per la prima tappa.
Le tracce gpx e per Google earth sono scaricabili dalla prima pagina: Eurovelo 8.

Cadiz

Siamo arrivati davanti all’imbarcadero di Sanlucar di Barrameda e per continuare lungo la costa verso ovest ci sono due modi: o prendiamo il ferry che porta sull’altra sponda del Guadalquivir per le escursioni nel parco di Doñana o risaliamo il fiume fino a Coria del Rio dove esiste un traghetto che unisce le due sponde con regolarità e poi ridiscendiamo verso il mare lungo l’argine opposto. La prima soluzione è molto attraente ma abbiamo letto che i sentieri del parco sono molto insabbiati e non percorribili dalle bici, la seconda è molto lunga. Scegliamo quest’ultima per prudenza e ricominciamo a pedalare verso nord sul lungomare di Sanlucar.

Sanlucar de Barrameda

Poi facciamo un breve tratto di sterrato sabbioso

Sanlucar de Barrameda

e rientriamo sull’asfalto. Dopo circa 4 chilometri incontriamo una salina

Sanlucar de Barrameda

e infine al chilometro 8 entriamo nel Parque Nacional de Doñana.

Parque Nacional de Doñana

Parque Nacional de Doñana

Sulla destra del cartello di ingresso inizia la ciclabile.

Parque Nacional de Doñana

I primi 5 chilometri, all’interno della pineta Algaida sono molto belli.

Parque Nacional de Doñana

Poi si esce dal parco

Parque Nacional de Doñana

e si continua in una zona umida. Il fondo stradale alterna: asfalto molto rovinato, sterrato scorrevole, asfalto buono, sterrato così così.

Parque Nacional de Doñana

Parque Nacional de Doñana

Parque Nacional de Doñana

Parque Nacional de Doñana

Parque Nacional de Doñana

Parque Nacional de Doñana

Incontriamo la cappella “La Siñuela” dalla particolare architettura

Parque Nacional de Doñana

e, difronte, un condominio di nidi.

Parque Nacional de Doñana

Più in là un assembramento di uccelli.

Parque Nacional de Doñana

Parque Nacional de Doñana

Dopo il chilometro 59 della nostra traccia il fondo stradale diventa di terra compatta scavata dalle ruote dei trattori: probabilmente diventa melma impraticabile dopo la pioggia.

Parque Nacional de Doñana

In prossimità di una fabbrica di fertilizzanti sbuchiamo sull’asfalto e seguiamo li indicazioni per il traghetto di Coria del Rio.

Parque Nacional de Doñana

Il traghetto permette di attraversare il Guadalquivir senza dover raggiungere Siviglia: pedoni 1 euro, bici 1,50 euro. Usciti dal traghetto dobbiamo ridiscendere il fiume. Troviamo una ciclabile

Parque Nacional de Doñana

che seguiamo fino al termine.

Parque Nacional de Doñana

Giriamo l’angolo e la ritroviamo su un ponte ma questa volta invece di seguirla a destra, andiamo a sinistra verso il fiume.

Parque Nacional de Doñana

Qui c’è uno sterrato bello lungo il fiume

Parque Nacional de Doñana

mentre in alto sulla destra c’è Puebla del Rio.

Parque Nacional de Doñana

Il Guadalquivir è navigabile anche da navi di stazza importante.

Parque Nacional de Doñana

Quando termina il sentiero nella periferia del paese, bisogna andare verso l’interno per prendere la A8050. Troviamo una ciclabile a sinistra

Parque Nacional de Doñana

e la seguiamo. Nella zona artigianale termina la pista su marciapiede e inizia uno sterrato riadattato a ciclabile sul lato destro della strada.

Parque Nacional de Doñana

Dopo 1,5 chilometri bisogna entrare nella strada veicolare e inizia un lungo e noiossisimo percorso di 61 chilometri fino a El Rocio: il paesaggio è sempre come nelle foto sotto.

Parque Nacional de Doñana

Parque Nacional de Doñana

Parque Nacional de Doñana

Finalmente a El Rocio qualcosa di diverso: le strade interne del paese sono di sabbia.

Parque Nacional de Doñana

C’è qualche edificio particolare

Parque Nacional de Doñana

Parque Nacional de Doñana

e uno stagno pieno di uccelli con una passeggiata che seguiamo.

Parque Nacional de Doñana

Passiamo a lato del santuario di Nostra Señora del Rocio

Parque Nacional de Doñana

che poi fotografiamo difronte.

Parque Nacional de Doñana

Pare che qui giungano un milione di pellegrini ogni anno per venerare una statuetta di legno. Usciamo dal paese con un’ultima foto

Parque Nacional de Doñana

e prendendo uno sterrato che segue lo stagno. Dopo poco però bisogna prendere la strada veicolare:

Parque Nacional de Doñana

c’è un sentiero che corre per un tratto parallelo ma diventa presto troppo sabbioso. Arriviamo a Matalascanas dove troviamo una ciclabile:

Parque Nacional de Doñana

noi dovremmo andare verso ovest (destra) ma seguiamo la pista verso sinistra per vedere dove inizia il Parque de Doñana. Alla fine della ciclabile troviamo un cartello indicatore che ci mette in crisi:

Parque Nacional de Doñana

indica Sanlucar de Barrameda verso est, come se ci fosse una pista nel parco. Facciamo 30 metri sulla sabbia e scopriamo il mistero:

Parque Nacional de Doñana

si può pedalare sulla spiaggia, con la bassa marea, fino al punto dove approda il ferry che parte da Sanlucar di Barrameda!!! Bisogna scendere sulla spiaggia da qui

Parque Nacional de Doñana

e poi pedalare per 29 chilometri: sarebbe un percorso molto più breve e molto più bello di quello appena fatto ma quest’anno non abbiamo il tempo per approfondire la possibilità. Finisce qui il periplo del Parque de Doñana. Prossima tappa da Matalascanas a Punta Umbria.