Costa dorada, DeltaEbre

Le tracce gpx e per Google earth sono scaricabili dalla prima pagina: Eurovelo 8.
Nell’inverno 2023 abbiamo ricominciato a pedalare in Costa Dorada. Lo scorso anno ci eravamo fermati dopo il lungo giro intorno alla zona portuale di Tarragona arrivando in territorio di Salou. Riprendiamo quindi a pedalare in riva al mare sulla bella ciclopedonale di La Pineda.
Il porto di Tarragona rimane sullo sfondo. Quando finisce la ciclopedonale continuiamo sul largo marciapiede
che lasciamo per andare verso la spiaggia in cerca di un sentiero che abbiamo visto sulle carte. Il sentiero c’è sul lato destro del cancello chiuso di una strada di servizio dell’autorità portuale.
Lo imbocchiamo speranzosi ma dopo un inizio ragionevole
e panoramico
diventa troppo difficile e ripido per noi e quindi torniamo indietro andando a prendere la strada veicolare che porta a Salou. Dopo circa 2 chilometri incontriamo una breve ciclopedonale (simpatico il cartello stradale “via de convivência” tra pedoni e bici)
che ci riporta in vista del mare.
Dopo un chilometro si ritorna su una veicolare a senso unico opposto alla nostra direzione di marcia: per evitare un largo giro preferiamo fare 1 chilometro sul marciapiede. È gennaio e non c’è nessuno che passeggia. Al termine della discesa, girando a sinistra, inizia il lungomare di Salou.
Dopo 200 metri il lungomare diventa esclusivamente pedonale: la ciclabile inizia un po’ a destra al centro dei giardini.
Questa ciclabile, sempre affianco al mare e lunga 8 chilometri, ci porta fino a Cambrils, oltre la zona portuale. Sotto, alcune foto nel territorio di Salou.
Con il ponte sulla Riera de Riudoms
la ciclabile entra nel territorio di Cambrils.
Superiamo il porto nella parte centrale del paese
e proseguiamo sempre lungo il mare
fino al ponte veicolare che ci permette di superare la Riera d’Alforja.
Prendiamo a sinistra il ponte sul marciapiede e facciamo un centinaio di metri fino all’inizio della nuova ciclabile affianco alla pedonale sempre lungomare.
Si prosegue così per 3 chilometri
fino alla Riera di Riudecanyes.
Il torrente è in secca e si può anche attraversare a piedi ma aldilà non ci sono sentieri lungo il mare. Quindi seguiamo la ciclabile che gira a destra e termina poco dopo in prossimità del ponte veicolare sul torrente. Per trovarci sul lato destro della strada che dobbiamo prendere conviene lasciare la ciclabile e prendere a sinistra la strada nella foto sotto
che sottopassa il ponte e risale dall’altra parte. Ora siamo sulla N340 che dobbiamo seguire per circa 7 chilometri: fortunatamente la banchina laterale è molto larga. Più volte abbiamo provato strade a sinistra che portavano al mare ma siamo sempre tornati indietro per mancanza di alternative lungo il mare. Sotto, 2 foto di Mont-Roig Badia, uno dei tentativi falliti di trovare sentieri lungo il mare.
Finalmente in prossimità di Miami Platja si può abbandonare la N 340. Noi l’abbiamo fatto all’inizio dell’urbanizzazione attraversando la carreggiata e quindi la ferrovia (sotto).
(La traccia gpx indica dove passare). Subito dopo inizia una ciclabile
prima tra le case e poi in alto sul mare.
La ciclabile segue tutte le insenature della scogliera
ed è molto panoramica.
Alla fine della ciclabile bisogna prendere con un tornante in discesa la strada nella foto sotto
che porta alla ciclopedonale lungomare.
Dopo 1,3 chilometri la ciclabile termina
e con il ponte sul Rio de Llastres
si entra nel territorio de L’Hospitalet de l’Infant. Fotografiamo il porto
e proseguiamo sul marciapiede
fino a incontrare una ciclopedonale “compartida” affianco alla spiaggia.
La ciclabile è molto bella
e termina su uno sterrato praticamente sulla spiaggia.
Lo sterrato si restringe in prossimità di un parcheggio camper
e termina all’ingresso del parcheggio camper
su una strada che ci porta alla N340. Per ora il nostro giro termina qui e in attesa di completare la Costa Dorada fino ad Alcanar, abbiamo ricominciato a pedalare sulla Costa delle Zagare (cliccare).