20 Febbraio 2024

Portogallo in bici, Eurovelo1: Alentejo da Praia de Odeceixe a Lagoa de Santo André







</p> <h1>costa atlantica del Portogallo</h1> <p>
Percorso di 121 km fatto nell’inverno 2024. La nostra pedalata sulla Ruta Atlantica, Eurovelo1, costa ovest del Portogallo è iniziata a Sagres: cliccare qui per la prima tappa. Le tracce gpx e per Google earth sono scaricabili dalla prima pagina: Ecovia do Litoral (Sudoeste).

Alentejo

Ripartiamo dalla Praia de Odeceixe

Praia de Odeceixe

risalendo il corso del fiume Seixe.

Praia de Odeceixe

Praia de Odeceixe

fino all’abitato di Odeceixe. Giunti al ponte sul fiume troviamo un ultimo segnale che ci manda a sinistra sul ponte (sotto, il fiume Seixe dal ponte).

Praia de Odeceixe

Dopo il ponte non ci sono indicazioni. Costeggiamo il fiume verso il mare e poi tentiamo un sentiero ma ci insabbiamo. Quindi torniamo indietro e continuiamo sulla N120 in direzione nord. Dopo 2,4 chilometri prendiamo una deviazione a sinistra verso Azenha do Mar. Pedaliamo su asfalto senza traffico sempre seguendo l’indicazione Azenha e dopo 1,5 chilometri al bivio nella foto sotto

Portogallo Ruta Atlantica

scorgiamo attaccato al cartello un adesivo con l’indicazione Eurovelo1. Seguiamo il segnale così come a un successivo bivio.

Portogallo Ruta Atlantica

Stiamo pedalando su asfalto su una strada senza traffico

Portogallo Ruta Atlantica

e anche al successivo incrocio, dove andiamo a sinistra, troviamo un adesivo nascosto dietro un cartello. Poi niente più adesivi o altri tipi di indicazioni della “Ruta Atlantica”: seguiamo più o meno la traccia, ipotetica, scaricata dal sito Eurovelo1 cercando di stare il più vicino possibile al mare. Intanto lo raggiungiamo

Praia do Carvalhal

a Praia do Carvalhal.

Praia do Carvalhal

Ora la strada è obbligata verso Zambujeira do Mar dove ritroviamo il mare

Praia da Zambujeira do Mar

e la spiaggia

Praia da Zambujeira do Mar

in fondo a una ripidissima discesa. Dopo un’altrettanta ripida salita facciamo un po’ di slalom nelle stradine

Praia da Zambujeira do Mar

e sbuchiamo sul breve ma meraviglioso lungomare del paese.

Praia da Zambujeira do Mar

Praia da Zambujeira do Mar

Usciamo da Zambujeira do Mar verso nord su una strada leggermente arretrata dalla linea di costa ma ogni tanto le passerelle permettono l’accesso alla falesia.

Praia da Zambujeira do Mar

Arriviamo a Porto das barcas dove, prima di girare a destra in direzione di V.N. de Milfontes, ci spingiamo fino alla punta

Praia da Zambujeira do Mar

per fotografare l’incredibile approdo che dà il nome alla località.

Praia da Zambujeira do Mar

Sotto, l’ingresso della rada: per approdare qui bisogna essere bravi.

Praia da Zambujeira do Mar

Torniamo indietro e all’incrocio prendiamo per V.N. de Milfontes. Dopo circa 2 km prendiamo uno sterrato a sinistra (foto sotto)

Cabo Sardão

che va in direzione della costa

Cabo Sardão

e dopo 1,7 chilometri rivediamo il mare dall’alto della falesia.

Cabo Sardão

Cabo Sardão

Prendiamo il sentiero a destra verso Cabo Sardão: il sentiero è ricco di pozzanghere

Cabo Sardão

ma anche di spettacolari affacci sul mare. Sotto alcune foto.

Cabo Sardão

Cabo Sardão

Cabo Sardão

Cabo Sardão

Cabo Sardão

Cabo Sardão

Cabo Sardão

Dopo circa 6 chilometri arriviamo al faro di Cabo Sardão.

Cabo Sardão

Purtroppo solo i pedoni riescono a continuare lungo la costa (i sentieri sono insabbiati) quindi quando arriviamo all’altezza del faro giriamo a destra e poi seguiamo le indicazioni per Almograve. Arrivati al paese andiamo verso il mare e facciamo qualche centinaio di metri sulla strada sterrata lungomare.

Almograve

Almograve

Almograve

Torniamo indietro e anche qui non potendo continuare lungo il mare prendiamo la strada veicolare per Longueira dove troviamo una ciclopedonale nuova di zecca.

Almograve

Nel paese andiamo a sinistra su una strada secondaria che ci porta sulla N393 per V.N. de Milfontes. Dopo 8 chilometri superiamo il ponte sul Rio Mira

Vila Nova de Milfontes

e alla rotonda andiamo a sinistra per entrare nel paese. Vila Nova de Milfontes si sviluppa più lungo la foce del fiume che non lungo il mare. Infatti dalla piazzetta affianco al forte de São Clemente fotografiamo la foce del Rio Mira.

Vila Nova de Milfontes

Vila Nova de Milfontes

Proseguiamo verso il faro da cui si vede bene il ponte appena percorso

Vila Nova de Milfontes

e la spiaggia dall’altra parte del fiume.

Vila Nova de Milfontes

Quindi torniamo brevemente indietro e cerchiamo una strada verso nord. Troviamo un sentiero promettente

Vila Nova de Milfontes

ma dopo aver raggiunto il porto

Vila Nova de Milfontes

proseguiamo dietro le dune e ci insabbiamo. Torniamo indietro e prendiamo un altro sentiero a sinistra molto più interno.

Vila Nova de Milfontes

Questo, pur presentando dei punti con sabbia, è ciclabile.

Vila Nova de Milfontes

Pedaliamo sullo sterrato

Vila Nova de Milfontes

per 3,6 chilometri prima di raggiungere l’asfalto sulla CM1072 che prendiamo verso sinistra. Dopo 400 metri cerchiamo di tornare verso il mare seguendo l’indicazione Malhão.

Vila Nova de Milfontes

Raggiungiamo il mare,

Vila Nova de Milfontes

molto bello,

Vila Nova de Milfontes

ma quando tentiamo la strada dietro le dune

Vila Nova de Milfontes

dopo un po’ ci insabbiamo. Torniamo indietro e riprendiamo la CM1072 verso nord. Dopo 5,1 chilometri, in corrispondenza del cartello di “fine abitato” della Ribeira de Azenha, troviamo un sentiero a sinistra che porta al mare: il dubbio è se si insabbierà anche questo. Per fortuna c’è un’auto che si sta immettendo sull’asfalto e quindi chiediamo all’autista: ci rassicura, questo è il sentiero giusto. Lo percorriamo per 2,6 chilometri,

Rota Vicentina

in prossimità del mare prendiamo a destra

Rota Vicentina

e finalmente abbiamo un bel paesaggio.

Rota Vicentina

Rota Vicentina

Arriviamo al Forte de Nossa Senhora de Queimada,

Rota Vicentina

dopo fotografiamo l’Isla do Passegueiro (isola dell’albero di pesche)

Rota Vicentina

e troviamo l’asfalto per 1,2 chilometri. Quando la strada curva verso destra, noi continuiamo diritto sullo sterrato. Anche qui incontriamo la sabbia ma scegliendo bene le traiettorie si riesce a rimanere sempre in sella. Dopo un chilometro in lontananza si cominciano a vedere le case di Porto Covo.

Rota Vicentina

Quando arriviamo più vicino ci accorgiamo che tra noi e il paese c’è un barranco: rapida discesa, foto al porto

Porto Covo

e passiamo sul ruscello tra un’onda e l’altra (siamo ripassati nel pomeriggio: con la bassa marea si passa comodamente),

Porto Covo

Porto Covo

Risaliamo dall’altra parte

Porto Covo

e facciamo un sentierino

Porto Covo

che ci porta sulla falesia.

Porto Covo

Porto Covo

Porto Covo

Torniamo sull’asfalto e prendiamo la strada verso Sines. All’inizio siamo sulla falesia

Porto Covo

e poi dietro la duna.

Porto Covo

Rivediamo il mare alla periferia di Sines.

Sines

Poi dobbiamo pedalare sulla strada larga ma trafficata che gira intorno al porto: nel primo tratto c’è uno sterrato, purtroppo breve, sul lato mare.

Sines

Dopo 5 chilometri e 2 rotonde sul lato monte inizia una ciclabile

Sines

che poi passa sul lato mare

Sines

in prossimità di una bella spiaggia.

Sines

Poi si continua a pedalare sul lungomare

Sines

che termina con il porto turistico, si supera un secondo porto industriale e, sempre su ciclabile, si percorre la circonvallazione del paese.

Sines

Sines

Sines

In corrispondenza di un ponte seguiamo la ciclabile che sale a sinistra e poi continuiamo con la strada veicolare. Alla seconda rotonda teniamo la sinistra: la strada è costruita sulla duna.

Sines

Questa strada termina sull’autostrada A26-1 che presenta uno sterrato parallelo sul lato mare e una complanare sul lato monte. Nella foto sotto il punto di inizio dello sterrato

Sines

che però, nella prima parte, ha parecchi punti molto insabbiati: conviene prendere prima la complanare lato monte. Sul ponte, dopo l’ingresso per l’autostrada,

Sines

c’è il punto dove passano i ciclisti per prendere la complanare

Sines

evitando di andare fino alla rotonda in fondo. La complanare è assolutamente deserta

Sines

e la seguiamo fino al sovrappasso ciclopedonale

Vila Nova de Santo André

che usiamo per passare sullo sterrato lato mare.

Vila Nova de Santo André

Pedaliamo sullo sterrato parallelo all’autostrada fino a sbucare su un altro sterrato che si inoltra nella Reserva Natural das Lagoas de Santo André.

Vila Nova de Santo André

Dopo un chilometro giriamo a destra seguendo l’indicazione V.N. de Santo André

Vila Nova de Santo André

e qui inizia una spettacolare strada ondulata sulla duna e in mezzo alla foresta.

Vila Nova de Santo André

A sinistra e a destra si dipartono strade sabbiose

Vila Nova de Santo André

e noi proseguiamo per 3 chilometri fino alle prime case di V.N. de Santo André.

Vila Nova de Santo André

Prendiamo la ciclabile sul marciapiede per un chilometro e poi andiamo a destra in paese. Vila Nova de Santo André è spaccato in due dalla strada R261-5 a 4 corsie: si può solo sottopassarla in un punto o attraversarla con semaforo pedonale in un altro. Noi andiamo verso il semaforo e quindi ci immettiamo sulla strada a sinistra verso Melides. Dopo un chilometro la strada diventa a 2 corsie e la seguiamo per 5 chilometri fino al bivio dove prendiamo a sinistra per la Lagoa de Santo André. Ancora 3 chilometri, in parte su uno sterrato ciclopedonale sul lato sinistro, e arriviamo al mare.

Lagoa de Santo André

Cliccare per la terza tappa: Penisola di Troia e Setúbal