Ciclovia Naviglio Grande

Siamo partiti da Sesto Calende e abbiamo seguito l’argine del Canale industriale e poi del Naviglio Grande. A Milano abbiamo attraversato il centro andando a cercare la Martesana che abbiamo seguito fino all’Adda. Ne abbiamo disceso il corso fino al Canale Vacchelli, quindi il Naviglio Cremonese e il fiume Oglio fino al Po.
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Abbiamo diviso il percorso in quattro tappe: sotto la prima.
Prima tappa: il Naviglio Grande fino ad Abbiategrasso
Questo tratto sul Canale industriale e sul Naviglio Grande è comune ai due itinerari Lombardia centrale e bassa. Dopo 5 chilometri dalla centrale Enel, incontriamo un’altra centrale idroelettrica a Tornavento (la foto è da sud e quindi la pista è a sinistra per il nostro senso di marcia).
Fino a qui ci sono tre corsi d’acqua che corrono più o meno paralleli: il Canale industriale dove siamo noi, il Ticino alla nostra destra e il Villoresi alla nostra sinistra. Poco prima di Tornavento dal Ticino viene derivato un nuovo canale, il Naviglio Grande, mentre, poco dopo, il Villoresi si allontana definitivamente dagli altri corsi d’acqua. Il Naviglio Grande scorre fino a Nosate come un piccolo rio per diventare un canale navigabile poco prima di Turbigo dove confluisce una ulteriore derivazione del Ticino. A Nosate la pista abbandona il Canale Industriale passando su un ponte a destra e, con un tratto di sterrato, raggiunge l’alzaia sinistra del Naviglio Grande.
Questo piccolo tratto da Nosate a Turbigo è veramente idilliaco.
A Turbigo incontriamo un incrocio nevralgico (nella foto sotto) del sistema idraulico: le acque del Canale industriale, dopo aver alimentato un’ulteriore centrale idroelettrica, finiscono nel Naviglio Grande da cui si diparte anche un “canale scaricatore” verso il Ticino. La pista passa affianco alla centrale.
Siamo sempre sull’alzaia sinistra del Naviglio Grande mentre sulla destra abbiamo alcuni esempi di archeologia industriale.
Finita l’area industriale di Turbigo, passiamo sull’alzaia destra pedalando in mezzo alla campagna.
A Cuggiono abbiamo una magnifica vista su Villa Clerici e il suo meraviglioso giardino.
Continuiamo a pedalare sull’alzaia destra tra campi coltivati, cascine (sotto, vicino a Castelletto)
e piccoli borghi (sotto, la fermata di Bernate delle barche).
A Boffalora (sotto)
si ripassa sull’alzaia sinistra con un magnifico boschetto sull’altra riva
e poi un’altra magnifica villa.
Si pedala sull’alzaia sinistra fino ad Abbiategrasso dove si scavalca il canale: scendendo dal ponte a sinistra si va a Milano con il Naviglio Grande, scendendo a destra si va a Pavia con il Naviglio Bereguardo.
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