Dalla foce dell’Oglio a quella del Mincio

Superiamo gli edifici della bonifica e continuiamo sulla ciclabile che affianca la provinciale
prima in buone condizioni e poi ridotta a un sentiero quando si avvista il Ponte su barche di Torre d’Oglio (sotto).
Sotto, alcune immagini di dettaglio del ponte.
Attraversato il ponte su barche si risale sull’argine sinistro dell’Oglio e, superata una bella cascina diventata agriturismo,
si arriva alla confluenza dell’Oglio nel Po.
Nella foto sopra, il Po arriva dall’alto, a destra l’Oglio e a sinistra il Po che, raccolte le acque dell’affluente, scorre verso l’Adriatico. Sotto, alcune immagini del Po tra la confluenza dell’Oglio e Borgoforte.
Si prosegue sull’argine asfaltato fino a Borgoforte
dove si passa sotto alla ferrovia e, superata un’antica fornace,
si prosegue verso San Giacomo Po con il suo campanile aguzzo.
A San Giacomo scendiamo dall’argine verso il fiume per vedere uno dei luoghi del film documentario di Ermanno Olmi “Lungo il fiume”.
Sotto, il campanile da sotto l’argine.
Dopo San Giacomo, l’argine ritorna sterrato fino a poco prima del ponte di San Benedetto Po (sotto, il ponte e il fiume verso ovest).
Lasciamo il Po a Correggio Micheli (sotto)
e proseguiamo sull’argine verso il Mincio. Tentiamo una deviazione per vedere la confluenza del Mincio nel Po ma la stradina termina in un agriturismo. Torniamo indietro e risaliamo sull’argine del Mincio. Sotto, il fiume in prossimità dello sbocco nel Po.
Dopo circa 1,2 chilometri sull’argine, arriviamo alla chiusa che ci permette di scavalcare il Mincio nei pressi di Governolo (sotto, il fiume a monte della chiusa).
Qui si incrocia la Ciclovia “Lombardia alta”.