Pavia

Il sentiero lungoticino è interrotto da questi tiranti
che bisogna sottopassare: pare siano temporanei e servano a bloccare il barcone. Alla fine del muraglione
si gira a sinistra e si prende a destra il ponticello nella foto.
Ancora un po’ di lungoticino
e si incontra lo sbocco al fiume del Naviglio Pavese che si origina a Milano.
Superato con un ponticello il naviglio si prosegue diritto prendendo la stradina bianca un po’ pietrosa (a sinistra nella foto).
Dopo un po’ lo sterrato si inoltra nel bosco
fino alla biforcazione nella foto sotto.
Qui si può andare a sinistra, sentiero più lungo ma sempre praticabile, oppure a destra, sentiero più bello ma con sorpresa. Abbiamo preso a destra, fotografato per l’ultima volta Pavia
e l’argine opposto del Ticino al di là del quale si trova già il Po,
e… trovato il sentiero allagato.
Un ciclista locale ci ha spiegato che se il lago Maggiore è basso il sentiero è percorribile altrimenti no. Nel caso sia percorribile, alla diramazione poco dopo l’interruzione,
prendiamo a destra, pedaliamo per 500 metri su un argine
e con uno sterrato raggiungiamo il punto di incontro con il percorso alternativo.
Nella foto sopra, da sinistra arriva il sentiero con sorpresa, di fronte arriva il sentiero alternativo e a destra si prosegue verso il Po.
Sentiero alternativo
Alla diramazione sotto si prende a sinistra
e si segue un bel sentiero nei campi.
Poi si sale a destra sull’argine e con lo sterrato si raggiunge la periferia di Pavia. Alle prime case si gira a destra e si prende una ciclopedonale.
Immediatamente prima della salita che si intravede sotto
si va a destra e poi a sinistra sulla traccia di sentiero.
La salita è dolce perché si fanno 3 tornanti e si sbuca in un parco:
prendendo a destra si raggiunge il punto di ricongiungimento con l’altro sentiero.